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Coriandolo fresco a Bologna: come riconoscerlo, conservarlo e cucinarlo

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Le foglie di coriandolo sono alla base di molte cucine etniche, asiatiche e latino-americane, dove le foglie vengono usate sia fresche che secche soprattutto per insaporire carne, pesce, verdure, primi piatti e bevande. I semi sono spesso impiegati per aromatizzare i curry, miscele di spezie asiatiche impiegate per insaporire sughi e salse.


Vegeta bene in qualsiasi terreno purchè ben esposto e soleggiato. I frutti, raccolti ad ombrelle, vanno recisi insieme al loro gambo al mattino presto quando il coriandolo è ancora umido di rugiada, dopodichè va subito essicato. Le ombrelle vengono quindi riunite in mazzi ed appese in luoghi ombreggiati, quando sono ben essicate si battono all'interno di un sacchetto per separare i frutti dai peduncoli che li sostengono. Il coriandolo, trova numerosi impieghi nella cucina, dove viene adoperato nelle preparazioni di insaccati e nei liquori come aromatizzante.Il suo aroma dolce, intenso e molto delicato, fa si che possa essere utilizzato in notevoli quantità senza sovrastare il sapore dei piatti.




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Questo famoso piatto viene tradizionalmente preparato per i matrimoni e può essere sia dolce che salato. Il più famoso è quello con con il pollo, le mandorle e le uova, speziato con zafferano, cannella e coriandolo fresco. Viene poi guarnito con cannella, zucchero o miele. Fidatevi, vi piacerà tantissimo.


Cosa è Il cardamomo nero è il frutto della Elettaria, una pianta tropicale della stessa famiglia dello zenzero le Zingiberaceae.Dopo la raccolta viene essiccato e al suo interno si conservano i semi che vengono utilizzati come spezia. La vendita avviene con l'intero baccello che funge da elemento protettivo della fragranza dei semi contenuti al suo interno.Dopo avere aperto il baccello, che risulta secco ma tenero e facile da aprire, si usano i semi macinandoli da soli o con altre spezie.Il loro profumo è complesso e và dall'iniziale fresco limonoso con sentori di eucalipto ai toni caldi di coda che ricordano la canfora e la resina delle conifere.Il frutto si presenta come una capsula contenente tanti piccoli semi di colore marrone-nero. I semi sono utilizzati come spezie, ma poiché perdono molto rapidamente il proprio aroma, comunemente viene conservata e commercializzata l'intera capsula, generalmente essiccata. Al momento dell'uso, la capsula viene rotta e i semi utilizzati sciolti o macinati.Da dove provieneI paesi produttori del cardamomo sono asiatici e in particolar modo i maggiori sono L'iran, l'India, la Malesia e lo Sri Lanka dove l'uso del cardamomo è radicato nell'uso culinario e come rimedio casalingo per disturbi di alitosi e digestivi.Nell'ultimo secolo anche il Guatemala ha avviato la produzione del cardamomo, in special modo però di quello verde.Come si UsaSi può usare sia per preparazioni salate che dolci. Nelle preparazioni dolci può essere usato come la vaniglia, ossia macinandone i semi e unendoli alla panna da montare o a delle creme; metre nelle preparazioni salate può essere macinato assieme a pepe, curcuma, zenzero ed altre aromatiche secondo i gusti. I semi del cardamomo sono spesso uno degli ingredienti del garam masala ed è usato da solo per insaporire il riso assieme all'olio o al burro. Ma è anche presente nelle spezie per il pan di zenzero, per il vin brulè che si ispira al Glogg, il vino caldo speziato dei paesi nordici, nelle creme di latte e nei mix di spezie per le macedonie.Indispensabile nella preparazione del tè iraniano, del caffè alla turca e del caffè arabo. Proprietà Il cardamomo nero è utilizzato nella medicina tradizionale tibetana, in quella indiana, cinese, iraniana, coreana e vietnamita.Come rimedio popolare per le infezioni alle gengive, disturbi della gola, alitosi, contro il mal di stomaco, la stitichezza, la dissenteria e altri disturbi digestivi.Gli arabi ne consigliavano la masticazione dei semi per purificare l'alito ed è largamente usato per aromatizzare il tè.StoriaL'uso del cardamomo risale agli indiani (dell'India) che lo usavano per cucinare gia nel 3000 A.C., successivamente si diffuse in Grecia e successivamente arrivò sino a Roma.Il cardamomo, dopo lo zafferano e la vaniglia, è la terza spezia più cara ed è sempre stata molto ricercata per il profumo intenso e complesso.CuriositàNell'Ottocento, in Occidente, le qualità del cardamomo comprendevono quella di essere un potente afrodisiaco tant'è che il cardamomo veniva indcato come uno tra i migliori eccitanti sessuali. E in effetti, se si pensa che tutt'oggi la più grande industria che consuma il cardamomo è quella della profumeria di alta qualità, si capisce come il profumo del cardamomo riesca ad entrare nella profondità dei nostri sensi 2ff7e9595c


 
 
 

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